Il biancomangiare alle mandorle è un dolce tipico siciliano a base di latte di mandorla: simile a un budino, è buonissimo mangiato così com’è ma tanti lo rendono ancora più goloso con topping al cioccolato o pistacchi.
Un consiglio spassionato: autoproduci il latte di mandorle, è semplice e conferirà al tuo dolce un sapore davvero ricco. Qui trovi il procedimento.
Per il dolcificante: puoi usare 40 grammi di zucchero ma come sai io preferisco evitare quindi scelgo i datteri Medjool. Conferiranno al latte una leggera nota ambrata; se preferisci mantenere il bianco puro del latte di mandorla puoi utilizzare lo sciroppo di riso.
E’ possibile aromatizzare il latte di mandorla con gli aromi che preferisci avendo l’accortezza di eliminarli prima che la crema si addensi completamente.
Sei pronto? Iniziamo!
Ingredienti per 4 porzioni
- 500 grammi di latte di mandorle
- 2 datteri Medjool o 40 grammi di sciroppo di riso
- 50 grammi di amido di mais biologico
- cannella (facoltativa)
Procedimento per il biancomangiare alle mandorle
Autoproduci il tuo latte di mandorle seguendo la mia ricetta che trovi qui e conservalo massimo un paio di giorni in frigorifero. Io nel frullatore insieme alle mandorle e all’acqua ho aggiunto anche mezzo cucchiaino di cannella (facoltativa) e 2 datteri Medjool denocciolati. Se hai scelto di utilizzare lo sciroppo di riso uniscilo ora al posto dei datteri.
Assaggia per capire se per te è sufficientemente dolce e nel caso aggiusta il sapore.
Versa il latte di mandorla in una casseruola antiaderente, unisci l’amido di mais setacciato e mescola con cura con una frusta manuale.
Addensa la crema sul fuoco a fiamma bassa.
Quando raggiunge la giusta consistenza (di solito quando raggiunge il bollore), versa immediatamente la crema negli stampini e lascia intiepidire a temperatura ambiente prima di riporre in frigorifero.
Una volta raffreddato completamente sforma il dolce su un piatto e decora a piacere: io ho scelto crema 100% pistacchi e mandorle e granella di pistacchi.
Il tuo biancomangiare alle mandorle è pronto per essere gustato!
Alternativa con il kuzu: se preferisci evitare l’amido di mais puoi utilizzare il kuzu.
Il kuzu è una fecola che si ricava dalle radici di un albero perenne che cresce in Giappone. Apprezzato nella cucina macrobiotica per le sue proprietà gastroprotettrici, lenitive e antinfiammatorie a beneficio di stomaco e intestino.
In cucina è utilizzato per addensare zuppe, salse, budini perché, a differenza dell’agar agar, addensa le preparazioni evitando l’ effetto gelatinoso.
Lo puoi acquistare online o nei negozi biologici. Occorrono 10 grammi di kuzu per addensare 100 grammi di liquido.
In una ciotolina stempera il kuzu con qualche cucchiaio di latte di mandorla fino a ottenere una cremina densa, trasferiscila nella casseruola con gli altri ingredienti, accendi il fuoco e, a fiamma molto bassa, porta a bollore mescolando. Fai sobbollire un paio di minuti e spegni.